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8 Giugno 2023
Avere una lavatrice silenziosa che non ti disturbi quando è in attività – soprattutto se la azioni di sera prima di andare a dormire per risparmiare sui costi – è possibile oppure è pura utopia? La tecnologia ha lavorato molto per assicurare la realizzazione di elettrodomestici sempre più intelligenti e più pronti a venire incontro alle esigenze domestiche. Tra le novità di materiali e di componenti inserite nella lavatrice per migliorarne l’efficienza ci sono motori inverter, parti meccaniche prima inesistenti e uso di elementi fonoassorbenti. Ciascuna di queste parti contribuisce ad abbassare il livello di decibel prodotti dall’elettrodomestico anche in fase di centrifuga, ovvero nel momento in cui i rumori diventano più forti.
Nonostante questi accorgimenti, di certo se ti capitasse di dover nominare un elettrodomestico poco rumoroso è probabile che tu non scelga la lavatrice. Se lo fai… be’, o hai acquistato il miglior modello in circolazione oppure hai una soglia di tolleranza molto alta. La lavatrice si fa sentire quando è in azione. Tuttavia, bisogna riconoscere che ci sono rumori e rumori. Ci sono quelli che l’apparecchio produce normalmente quando è in funzione e quelli che, invece, sono anomali e potrebbero dipendere da un gusto. Non è sempre semplice riconoscere la differenza proprio perché non parliamo di un elettrodomestico che solitamente non fa rumori. Diciamo che dovresti capire l’anomalia dall’intensità del suono che ti risulterà nuovo e più violento. Se questi suoni insoliti dovessero verificarsi mentre è attiva la fase di centrifuga, potrebbe esserci un problema agli ammortizzatori della lavatrice. Potresti rendertene conto anche osservando il tuo elettrodomestico: se oscilla in maniera preoccupante (sempre durante l’attività della centrifuga), il problema potrebbe riguardare questa componente dell’apparecchio.
In questi casi bisogna procedere alla sostituzione degli ammortizzatori della lavatrice? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Sommario
Che cosa sono gli ammortizzatori?
È una domanda lecita per chi non è esperto di “anatomia dell’elettrodomestico”. A differenza di tante altre parti della lavatrice, di ammortizzatori si sente parlare (neanche così raramente), ma da qui a saperli identificare o descriverne il funzionamento ci vuole qualche conoscenza da tecnico SulSicuro in più.
A guardarli, gli ammortizzatori ricordano molto un pistone. Anche la funzione è piuttosto simile. Presentano una parte in plastica e un’altra in metallo e si infilano dentro un cilindro alla base del cestello. Sono anche chiamati cuscinetti perché hanno il compito di limitare i movimenti della vasca durante i movimenti violenti e veloci causati dalla centrifuga. La loro conformazione serve appositamente per questa operazione.
Immagina di dover passare anni a bloccare quasi quotidianamente (o più volte al giorno) i balzi e i sussulti di una vasca che gira arrivando a una velocità di 1400 giri al minuto. Come pensi che staresti dopo un certo periodo di tempo? Ora applica questo discorso ai cuscinetti. Capirai bene che gli ammortizzatori sono destinati a usurarsi o scaricarsi prima o poi proprio per il tipo di lavoro a cui sono sottoposti.
La rovina degli ammortizzatori potrebbe provocare la perdita dell’equilibrio della lavatrice che potrebbe iniziare a sbandare e a produrre un forte rumore quando il cestello si muove, soprattutto durante la fase di centrifuga. Il mancato lavoro di attenuazione provoca delle conseguenze spiacevoli che possono coinvolgere anche muri e mobili messi intorno all’elettrodomestico. Le conseguenze di questo malfunzionamento generalmente non sono gravi come quando ci sono problemi a componenti che aumentano i consumi della lavatrice. Inoltre, c’è sempre un rimedio molto semplice: non devi fare altro che sostituire gli ammortizzatori della lavatrice e vedrai che tornerà come nuova.
Rispondere alla domanda “Quando bisogna sostituire gli ammortizzatori di una lavatrice” potrebbe essere piuttosto semplice e suonare più o meno così: “quando gli ammortizzatori sono rotti”.
Ma come fare a capirlo? Il rumore è sicuramente un campanello d’allarme, ma basterà? Ritorniamo al discorso di prima: non sei un o una professionista del settore, quindi potresti avere delle difficoltà a capire se il problema è in questa componente o in altro (perché potrebbe anche essere altro!).
Per verificare il buon funzionamento degli ammortizzatori, ti conviene fare una prova. È semplice e veloce e non richiede grandi abilità manuali.
Apri lo sportello, infila il braccio nel cestello e premi verso il basso. Se senti una certa resistenza alla tua spinta, il problema non sono gli ammortizzatori. Se vedi che la vasca va giù facilmente, è probabile che i cuscinetti non funzionino più a dovere, vuoi perché scarichi o perché usurati. Se vuoi ottenere un parere tecnico, puoi rivolgerti ai professionisti SulSicuro.
Arriviamo, quindi, al come sostituire gli ammortizzatori della lavatrice. Non è un’operazione particolarmente complessa da eseguire; puoi avventurarti nel fai da te anche se ti consigliamo di non esitare a rivolgerti a un esperto se le cose dovessero complicarsi.
Lavora in sicurezza. La prima cosa che devi fare quando ti metti a lavorare con gli elettrodomestici è togliere loro la presa elettrica, così non rischi di prendere la scossa. Una volta fatto, gira l’elettrodomestico per smontare la lastra di metallo posta a protezione delle componenti interne. Farlo è piuttosto semplice: ti basta togliere le viti con il cacciavite apposito.
Ora, individua gli ammortizzatori. Li hai trovati? Dovresti notarli facilmente perché sono messi in obliquo proprio sulla base della lavatrice, sotto il cestello. Prendi una chiave a pappagallo – o anche delle pinze, forse sono più comuni – e afferra la sezione girevole dell’ammortizzatore che si trova a contatto con il fondo dell’elettrodomestico. È probabile che tu debba mandare il braccio molto in profondità per sbloccarli. Gira in maniera energica verso destra per sbloccarlo. Una volta smosso, puoi completare il giro anche a mano. Quando hai liberato la parte inferiore, non ti resta che provvedere anche con quella superiore che è ancorata al cestello. Attenzione, perché qui potrebbero iniziare le “dolenti note”: non ti basta svitare il pezzo, devi anche tirare con forza gli ammortizzatori fino a quando non sentirai un click. Allora, potrai dire di aver sganciato definitivamente l’ammortizzatore.
Ti sembra fattibile? Allora vai avanti con la lettura e scopri come montare i nuovi ammortizzatori. Altrimenti fermati qui e contatta l’assistenza fuori garanzia di SulSicuro.
Prendi i nuovi ammortizzatori (acquistati in precedenza) e cerca di ripetere tutte le operazioni solo in prospettiva di montare e non di smontare. Cerca di prestare molta attenzione al verso. Sicuramente ci saranno le istruzioni, ma in generale sappi che la parte nera di una delle due estremità va in basso, mentre quella bianca va collegata al cestello. Aggancia prima la parte bassa e poi quella alta. In pratica, devi fare gli stessi movimenti che hai fatto prima senza togliere, ma aggiungendo.
Quando hai finito, rimonta anche la lastra di metallo e l’elettrodomestico sarà come nuovo.
È sempre meglio scegliere dei cuscinetti appartenenti al marchio che ha prodotto l’elettrodomestico. In altre parole, se hai una lavatrice targata Whirlpool, dovresti acquistare degli ammortizzatori lavatrice Whirlpool. Stesso discorso se parliamo di Indesit, Ariston, Hotpoint, Bauknecht e qualsiasi altro brand. Anche pezzi di ricambio non originali possono andare bene, ma perché rischiare?
Se ti rivolgerai ai tecnici SulSicuro, potrai avere degli ammortizzatori per lavatrice Ariston, Indesit, Whirlpool, Ignis, Hotpoint o Bauknecht del tuo modello. Il costo di questa componente non è elevato, quindi sarebbe meglio comprare un modello valido per evitare di doverlo sostituire nuovamente in breve tempo.
Aggiustare gli elettrodomestici non è uno scherzo. È un’operazione necessaria per la salvaguardia dell’ambiente (e della tua economia domestica), ma va fatta seguendo le sue regole, si rischia solo di peggiorare ulteriormente le condizioni dell’elettrodomestico.