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21 Aprile 2023
“L’essenziale è invisibile agli occhi”. Così scrive Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo principe, insegnandoci a guardare oltre ciò che vediamo e percepiamo per cogliere la vera essenza della vita e della felicità. Potremmo considerare vera questa affermazione anche per quello che riguarda il funzionamento di tutto ciò che ci circonda. Il nucleo delle cellule e loro stesse sono a noi invisibili, eppure nessun organismo vivente potrebbe essere tale se non ci fossero. La stessa cosa vale anche per gli atomi che compongono i vari elementi, per gli ingranaggi di qualsiasi oggetto, per i circuiti elettrici dei nostri computer. E vale anche per la cappa da cucina.
Ti ha sorpreso questa affermazione finale? Credi che non sia valida perché l’apparecchio è sotto gli occhi di chiunque entri in una cucina? Vero, ma quanto spesso sottovalutiamo la sua importanza come elettrodomestico? Pensiamo tanto al frigorifero, al forno, al piano cottura e trascuriamo questo macchinario la cui funzione, in realtà, è fondamentale per vivere al meglio l’ambiente in cui si preparano i pranzi e le cene, soprattutto se parliamo di open space.
La condivisione dello spazio living con quello della cucina è un trend del mondo del design che non accenna a scomparire, anzi, di anno in anno, acquista sempre più consensi adattandosi bene anche alle nuove costruzioni formate da pochi metri quadri. Nonostante una soluzione simile sia comoda e permette di acquistare cucine con l’isola o con la penisola, c’è il grande rischio che gli odori di cottura si diffondano per tutta casa e si attacchino ai tessuti non lasciandoli più. È qui che interviene la cappa da cucina.
Sommario
Il problema degli odori di cottura non è nato di certo con gli open space, ma nel periodo del boom economico che ha attraversato il nostro paese alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Negli anni ‘50 e ‘60, infatti, le cucine hanno conosciuto una grande evoluzione, arricchendosi di elettrodomestici. Nonostante questo, l’ambiente continuava a essere considerato di servizio e veniva tenuto nascosto agli ospiti. La sala da pranzo era, però, quasi sempre vicina alla cucina; di conseguenza, gli aromi e i profumi tendevano a diffondersi nello spazio e a rimanere lì fino a quando non avveniva un ricambio d’aria importante.
Partendo dall’esigenza domestica di rendere l’aria libera da qualsiasi fragranza, è stato sviluppato l’elettrodomestico che tutti oggi conosciamo e di cui non potremmo fare a meno (anche se non sempre la vediamo così).
L’idea di un apparecchio in grado di aspirare l’aria pregna di odori di cottura nasce a Fabriano, la città delle Marche divenuta famosa per la produzione di carta. Nell’azienda Faber messa in piedi nel 1955 da Abramo Galassi viene progettato il primo modello di cappa da cucina in plexiglas.
Qualche anno più tardi, la cappa Faber a tiraggio naturale fu migliorata da Giovanni Stopponi, capo dell’azienda Stopponi Inox, che inventò un modello ad aspirazione motorizzata al quale tutti si ispirarono per creare nuovi modelli (la Faber stessa).
Da quel momento in poi, la cappa da cucina è diventata un elettrodomestico indispensabile nella vita quotidiana.
Proprio perché immancabile, la cappa da cucina ha dovuto e saputo adattarsi alle trasformazioni del design della cucina stessa. I modelli si sono evoluti e si sono adattati alle varie esigenze estetiche senza mai perdere in efficienza, anzi, hanno acquisito sempre più forza aspirante. Le migliori cappe da cucina sono in grado di ottimizzare i consumi d’energia e di rilevare i cattivi odori regolando velocità e potenza di conseguenza. I comandi si sono digitalizzati rendendo l’aspetto dell’apparecchio più moderno e contemporaneo.
Nel tempo, la classica struttura in alluminio a forma di T rovesciata è stata sostituita da cappe più piccole tanto da diventare… invisibili.
Alle persone a cui non piaceva la forma classica delle cappe da cucina è stata data la possibilità di nasconderle all’interno dei pensili della cucina oppure di strutture appositamente realizzate da architetti professionisti. Nei rustici, ad esempio, non è raro trovarsi di fronte a cappe in pietra, in legno o in muratura molto belle da vedere, tanto che aggiungono una nota importante all’arredamento.
Nel momento in cui sono comparse le isole e le penisole in cucina ci si è subito posti il problema della cappa da cucina. Questi apparecchi dovevano assolutamente adeguarsi alla nuova disposizione dei mobili, soprattutto nel caso in cui il piano cottura fosse posizionato al centro della stanza. Esistono delle normative precise che regolano a che altezza posizionare la cappa da cucina e che vanno sempre rispettate affinché il macchinario funzioni.
I vari marchi di elettrodomestici hanno inventato delle cappe a sospensione in grado di unire estetica e funzionalità. Molte di queste cappe hanno un sistema di luci a LED integrato che è in grado di illuminare il piano cottura in maniera molto efficace, senza consumare troppo.
Un’altra soluzione adottata negli ultimi anni per le cappe da cucina da montare sull’isola è stata quella degli elettrodomestici a scomparsa. Questi macchinari di ultima generazione sono posizionati non sopra il piano cottura, ma di lato (solitamente su quello superiore dei fornelli), sono incassati nella struttura e vengono tirati fuori solo al momento utile. La KitchenAid offre un modello del genere molto efficiente e dall’aspetto futuristico.
Le cappe di ultimissima generazione sono telescopiche ovvero integrate al piano cottura. In altre parole sono “invisibili agli occhi” (come direbbe de Saint-Exupéry), ma sempre efficaci nello svolgere il loro compito. Questi modelli sono l’ideale per lo stile minimal in cui si tende ad avere meno mobili e meno oggetti per lasciare l’ambiente più pulito e dargli un aspetto elegante.
Qualunque sia il modello che sceglierai, ti renderai veramente conto di qual è il valore della cappa da cucina solo nel momento in cui si romperà e non l’avrai più, come sempre accade nella vita. Per tua fortuna, noi di SulSicuro siamo pronti a intervenire per donarti di nuovo ciò che è essenziale alla tua sopravvivenza domestica.
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