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4 Gennaio 2023
La vita domestica difficilmente potrebbe essere quella che immaginiamo senza gli elettrodomestici. Tuttavia, bisogna riconoscere che tutti gli apparecchi sono utili, ma pochi sono davvero essenziali. La lavastoviglie non rientra tra questi, eppure chiunque ne abbia una in casa non riuscirebbe mai a separarsene. D’altra parte, la sua comodità è fuori discussione. Invitare tante persone a casa a mangiare non è più così impegnativo visto che a lavare le stoviglie e le pentole ci pensa questo apparecchio. Usarlo conviene anche dal punto di vista ambientale; il consumo d’acqua della lavastoviglie, infatti, è nettamente inferiore a quello del lavaggio a mano e i programmi ECO riescono a far risparmiare anche sul tempo di attività e, di conseguenza, sull’uso dell’energia elettrica.
Sai chi devi ringraziare per l’invenzione di un elettrodomestico così utile in cucina? No? Allora continua a leggere per scoprire il nome dell’inventore della lavastoviglie e cosa l’ha portato a questa scoperta.
Sommario
Viviamo in una società in cui l’uomo è sempre stato più facilitato a emergere rispetto alla donna. Non c’è da stupirsi, quindi, se la maggior parte delle invenzioni siano legati a nomi maschili. Tuttavia, non è così per la lavastoviglie! La nascita di questo elettrodomestico, infatti, si deve a Josephine Cochrane, una donna ricca dell’Illinois, vissuta tra il 1839 e il 1886.
Cochrane amava organizzare feste da ballo a casa propria, per divertimento. Durante queste occasioni, tirava fuori le sue migliori porcellane. Ne era molto appassionata e soffriva molto nel venire a sapere dalla servitù che durante la loro pulizia alcuni piatti o bicchieri si erano scheggiati o addirittura rotti. Un giorno, stanca di vedere i suoi servizi rovinati, Cochrane decise di progettare una macchina che fosse in grado di lavare i piatti così da rendere l’operazione più sicura per le sue porcellane e anche più comoda per le sue domestiche. Da questa decisione sarebbe nato uno degli elettrodomestici più importanti dei giorni nostri.
Josephine depositò il brevetto della “lavastoviglie Cochrane” nel 1886.
La macchina di sua invenzione era formata da una gabbia a forma di ruota su cui appoggiare le stoviglie (per calcolarne le dimensioni, Cochrane aveva misurato tutti i pezzi dei suoi servizi e aveva predisposto la realizzazione di più comportamenti, di larghezze diverse), da un boiler di rame con la capacità di girare e da un motore manuale che gettava acqua calda sulle stoviglie in due momenti differenti del lavaggio, inizialmente per insaponare i piatti e poi per risciacquarli.
Il progetto di Cochrane prese vita grazie al meccanico George Butters che costruì e assemblò le diverse componenti.
La prima lavastoviglie ebbe un grandissimo successo tra le amiche di Josephine. Una volta capiti i grandissimi vantaggi di questa nuova invenzione, le signore del quartiere iniziarono a volerne una per la propria casa. Incoraggiata da questa accoglienza, Cochrane presentò la sua creazione agli alberghi e ai ristoranti della zona che furono subito entusiasti della proposta. Nel giro di pochi anni, la lavastoviglie divenne molto richiesta in questi settori e questo spinse Josephine a presentare la sua macchina alla Fiera Colombiana di Chicago (dove vinse il primo premio) e ad avviare una sua impresa per la produzione dell’elettrodomestico. Nacque così, nel 1897, la Garis-Cochran Manufacturing Company che nel tempo sarebbe diventata la KitchenAid (ora marchio acquisito da Whirlpool).
Prima che la lavastoviglie di Cochrane diventasse un elettrodomestico casalingo ci volle il 1924 e l’intervento di un altro inventore: William Howard Livens. Fu lui, infatti, a progettare un macchinario adatto per l’uso domestico che fosse in grado di sfruttare gli impianti d’acqua corrente che si andavano sviluppando proprio in quel periodo. La lavastoviglie di Livens aveva tutte le componenti che l’elettrodomestico ha ancora oggi, ma non ebbe un grande successo di mercato a causa dell’elevato costo d’acquisto.
Ci vollero gli anni Cinquanta prima che l’apparecchio potesse essere accessibile a un maggior numero di persone. Nel frattempo, era stato sviluppato anche un sistema di asciugatura delle stoviglie rendendo l’elettrodomestico davvero completo e pronto anche per il Vecchio Continente. La lavastoviglie era già nota nel mondo europeo (era stata presentata in Germania nel 1929), ma solo con il boom economico le persone ebbero la possibilità di acquistare questo macchinario.
Negli anni le innovazioni tecnologiche hanno trasformato la lavastoviglie in un elettrodomestico smart, ecologico e multifunzionale. I migliori modelli in commercio sono ricchi di programmi tra cui scegliere e offrono la possibilità di ritardare la partenza o di controllare il lavaggio da remoto tramite cellulare. La rumorosità di questi apparecchi è notevolmente ridotta così come i loro consumi (specie se si acquista un prodotto appartenente a una classe energetica alta). Il funzionamento a lungo termine è garantito soprattutto se sai come pulire la lavastoviglie nel modo giusto.
Dal punto di vista estetico, i modelli sono sempre più pratici ma anche belli da vedere, tanto che si adattano a diverse soluzioni d’arredamento. Il numero massimo di coperti varia a seconda della grandezza dell’elettrodomestico e può essere scelto in base alle proprie esigenze.
La lavastoviglie potrà non essere essenziale, ma è sicuramente un’invenzione che ha migliorato la nostra vita casalinga.